Monaco - 26 aprile 2015  logoAkasha

Seminario sull'Akasha parte 1

(traduzione vari, revisione Deva Mati, editing Leonardo Luca)

qui video con i sottotitoli 

Vi saluto miei cari, sono Kryon del Servizio Magnetico. Vi invito in questo momento a sentire ciò che è qui. In questi primi momenti la mente umana si chiederà cosa sta succedendo. È naturale. È il modo in cui pensate.

L’idea che questo messaggio arriva dall’altra parte del velo potrebbe non esattamente corrispondere al vostro paradigma tridimensionale. È per quello che vi chiedo di uscire dalla vostra mente, di uscire dal paradigma della tridimensionalità. La mente intellettuale, questa mente analizzerà tutto ciò, e tutta la logica che voi avete vi dirà che non è possibile. Ed è per questo che vi diciamo che dovete usare quella parte di voi che è amore. L’amore non necessariamente ha un senso logico. Quando leggete un libro oppure forse quando andate ad uno spettacolo, qualcosa potrebbe succedere sul palcoscenico o essere scritto nel libro che vi fa piangere. Non è logico. Da dove vengono le lacrime? La risposta è che c’è un’empatia compassionevole in ciò che è la vostra mente intuitiva. L’intelletto vi dice che non potete piangere per qualcosa che è su un palcoscenico o in un  libro. Non ha senso. Ma anche questo non lo fa: io sono Kryon e vengo dall’altra parte del velo come ho sempre fatto in un processo chiamato canalizzazione che è stato insieme all’umanità per migliaia di anni. Ogni volta che un essere umano ha aperto la sua bocca e ha dato l’informazione di Dio è stata una canalizzazione. Tutte le scritture scritte da uomini e donne sono stati canalizzati. Il processo che voi vedete in questo momento è vecchio. Miei cari, state per ricevere un messaggio. È solo per voi, ma prima dovete credere che è reale. Voglio che sentiate l’energia di questa trasmissione. Voglio che discernete per voi stessi, anime vecchie: è vero o no? Ad alcuni di voi stiamo dando proprio in questo momento un così grande valore con la Luce che vedete, con i brividi che sentite. E io vi dico che l’amore di Dio vi conosce e che è qui. Vi conosce con il vostro nome. Le vostre anime sono enormi. È stata in questo preciso Universo dall’inizio. La vostra anima è stata nell’altro Universo prima di questo, dall’inizio. Voi siete una parte della creazione. Vi conosciamo. Famiglia? E questa è una delle cose alle quali dovete credere. Fermatevi un attimo: sentite Dio in voi o no? Quando prendete il vostro ultimo respiro cosa succede? Cosa credete veramente? Se vi posso dire la verità di ciò che succede nella mia realtà, non lo credereste. Cosa credete che succeda?  Siete andati via per sempre? I tuoi parenti sono intorno a voi, piangono, vi mettono nel suolo e basta? È questa la vostra realtà? Vi vorrei dire: Io so quello che pensate. Lo sapete meglio, perché dentro di voi lo sapete che c’è di più.  Forse è difficile pensare alla morte, ma voi sapete di andare da qualche parte, una transizione della quale fino ad oggi vi è stato solo parlato. È stato nascosto davanti a te. La sua maestà vi è stata nascosta, la bellezza, i festeggiamenti, l’estasi della  vostra anima, questa anima meravigliosa. E voi vi ricongiungete nuovamente con noi e siete una parte della galassia. Potete sentire il vostro nome, cantato nella Luce. Potete unirvi al coro delle stelle. È questo ciò che siete voi.

Questo pianeta sta attraversando un cambiamento. È stato un cambiamento  preannunciato: gli antichi sapevano che sarebbe accaduto. Se non vi foste autodistrutti ce l’avreste fatta e, miei cari, ce l’avete fatta. E ora iniziate con il lavoro. E il lavoro diventa difficile perché il paradigma al quale eravate abituati vi intralcia. So dove sono. Ho dato al mio partner le informazioni che insegna, il modo in cui insegna. Sono stato molto specifico su cosa e come fare. So cosa vi insegna oggi. In questa prima parte vi ha insegnato ciò che è chiamato l’Innato. È così difficile darvi informazioni multidimensionali in forma lineare. Il vostro orologio fa tic-tac, un secondo, un altro secondo e un altro secondo ancora. Il vostro mondo è lineare attorno all’orologio. Il tempo è come un letto, nel quale siete sdraiati, che controlla tutto. Mentre sentite la voce del mio partner e la sua traduzione, è lineare. Una parola alla volta durante un periodo di ticchettio dell’orologio. Non è questo il modo in cui comunichiamo. Innato non è solamente Innato! Avvolge se stesso intorno a concetti del vostro corpo con i quali non siete familiari. È letteralmente il guscio del pensiero intuitivo, che a sua volta è connesso a profonde vite passate, con la memoria akashica di voi su questo pianeta, e con la memoria Akashica della vostra anima su altri pianeti. Ma non abbiamo parole per questo. Lo avrete, ma non ora. Il concetto è così nuovo che ho dato istruzioni al mio partner di insegnarlo un pezzetto per volta, ma se lo insegnassi in maniera multidimensionale, ricevereste tutto in una volta. Ci sono quelli in questo gruppo che conosco molto bene, che passano così tanto tempo in questa energia che chiamate canalizzazione. Non lo fanno su una sedia, lo fanno forse di fronte ad altri esseri umani mentre li guariscono, mentre camminano giorno dopo giorno con gli occhi aperti sentendo questa nuova energia crescere dentro di loro. Lo sentono tutto in uno, non un pezzo alla volta.

Una parte di ciò che serve in questo momento da parte di anime vecchie è un aggiustamento dell’atteggiamento. Proviene dal modo in cui le cose sono state. Miei cari, questi primi anni sono così difficili. Perché è necessario per voi riscrivere tutto ciò che pensavate fosse normale. È semplicemente tutto. Non è questo: fatti che dovete cambiare. Fatemi dare  un esempio. Quando crescevate e i vostri genitori vi prendevano per mano c’era un paradigma che vedevate e che ora applicate alle autorità, che è spirituale e che chiamate Dio. Guardate Dio come guardavate i vostri genitori. Quando eravate turbati, e i vostri genitori vi prendevano per mano, vi sentivate molto meglio perché loro sapevano cose che voi non sapevate, e per quello chiedevate di essere guidati, di essere aiutati. “Fai questo per me, fai quello per me”. Quando dovevate andare in qualche posto avevate bisogno del permesso da parte dei vostri genitori. Questo è il paradigma dell’autorità. Potreste chiamarla autorità che ama e lo avete portato direttamente nella vostra vita spirituale. Quando meditate e abbassate la vostra testa iniziate a chiedere il permesso. Alcuni alzano lo sguardo a Dio e continuano a chiedere. Miei cari, voi siete Dio. Voi dovete cambiare atteggiamento, perché se continuate a chiedere non cambierà niente. Questa è la cosa più difficile che un operatore di Luce ed un anima vecchia può fare. Parlatemi delle vostre vite passate, io ero lì. Io ho vissuto con voi, ogni vita. Rappresento la consapevolezza di ciò che è dall’altra parte del velo, benevolo, amorevole, che vi onora. Io so cosa avete passato. E ogni vita è stata una sfida. L’energia buia vi assaliva e avevate bisogno di ogni strumento per allontanarla. Tanti di voi avevano successo, ma quando entrate nella vita ORA, la prima cosa che fate è prendere in mano nuovamente il vostro scudo e la vostra spada. Ma il nemico è cambiato. Il nemico di oggi è miscredenza, paura e cambiamento.

Conosco questo gruppo e voi siete qua per un motivo. C’è una parola che il mio partner usa ed è “conoscere”. La sua definizione è pura credenza. Voi “conoscete” una cosa e la credete fino in fondo. È vostra, voi appartenete ad essa (la vostra credenza), è voi. E per andare avanti con questo Innato e iniziare ad indirizzare l’Innato in maniera appropriata, avete bisogno di “conoscere” che sia vostro. Che cosa direste al vostro Innato? Innanzitutto forse mi chiedete: «cosa dice a me? Che cos’è?» Parliamo di questo. È voi. È una parte intelligente di voi che non è una parte dell’intelletto. È attaccato al Se Superiore, all’Akasha, al corpo, è una parte spirituale, ma, allo stesso tempo, una parte corporea di voi. È una parte del tuo corpo del quale nessuno ve ne ha mai parlato. Vuole ciò che volete voi. Pensa che l’Innato ti ascolta sempre. Dato che è voi, c’è un velo tra la vostra consapevolezza e lui, e lui sa che c’è un velo, e quindi è silenzioso, ascolta ciò che dite. E se vi inchinate a lui e gli chiedete una cosa, non avrà la più pallida idea di ciò che state facendo. Se voi vi poteste dividere in due, ora, e se ci fossero due voi, che cosa fareste, come salutereste l’altro voi? Cadreste sulle vostre ginocchia e venereste, chinereste la vostra testa generosamente? No. Incontrereste voi stessi al vostro livello. Se avete un fratello o una sorella che fanno parte della vostra biologia, i vostri genitori, riconoscereste la parentela biologica. C’è un collegamento dell’anima con la vostra famiglia biologica. Se li perdete, lo sapete. Non li venerate, li amate. Potete amare il vostro Innato? Potete amare voi stessi? Il vostro Innato vuole sentirvi, vuole sapere da voi chi siete. Celebra l’“IO SONO” di ciò che voi siete. Non riconosce ciò che volete. Riconosce solo ciò che siete. È specifico nella comunicazione che avete. Questo è un cambiamento di paradigma. Se iniziate a parlare con le cellule del vostro corpo, ad un certo livello, parlate alla sorgente divina. Le vostre dichiarazioni e affermazioni diventano un modo di essere e realtà. Il vostro corpo farà tutto ciò che può per realizzare l’“IO SONO” che voi siete. Non siete abituati a questo. E così questa giornata è più (dedicata) alla realizzazione della tua potenza, alla tua abilità di cambiare con consapevolezza. Ci sono molti esseri umani che sentono che la consapevolezza e il pensiero non sono tangibili, e questa è l’altra parte che ho chiesto al mio partner di farvi vedere. In futuro ci sarà una fisica assegnata alla consapevolezza e verrà convalidato che la consapevolezza può muovere cose. La vostra difficoltà di credere in questo è che non avete vissuto in quattro dimensioni, e la consapevolezza è un attributo multidimensionale… e così succede raramente che interagiscono tra di loro (la consapevolezza e il pensiero). Ma con la vostra evoluzione spirituale la vostra consapevolezza inizia a diventare un giocatore fisico della vostra realtà.

La consapevolezza è qualcosa che può muovere la materia? Oh si.

Può la consapevolezza creare materia? Dipende dal livello di consapevolezza.

Voglio chiudere con questo pensiero. Voglio che voi pensiate ai maestri che hanno camminato su questo pianeta. Qual è il vostro preferito? Può essere anche di un altro continente. Avevano delle cose in comune. Innanzitutto tanti di loro erano in grado di compiere ciò che voi definite miracoli. Cosa, se vi dicessi che non erano miracoli. Avevano semplicemente una consapevolezza più alta, un DNA che lavorava al 70 o 80 %, una consapevolezza che era talmente allineata con la sorgente divina che potevano creare cose semplicemente pensandoci. Potevano guardare una persona malata e cambiare l’atteggiamento di quella persona, e la persona si auto-guariva. Lei non capiva il processo, pensava di essere guarita attraverso il tocco. Vi do un informazione che forse vi sorprenderà. Quando il maestro toccava qualcuno, toccava il suo Innato. Inizia tutto ciò ad avere un senso per voi? L’Innato si svegliò e in questi momenti succedevano remissioni spontanee della malattia. E tutta questa persona si auto-guarì istantaneamente perché aveva il tocco del maestro. Vi chiedo: il maestro aveva un kit di passi e regole nella sua tasca? Ci saranno di quelli che diranno: «certamente no, erano maestri». E allora vi dico: benvenuti nella maestria perché questo è ciò che insegniamo. Niente regole, né passi per la vecchia energia, niente cose per esseri umani con vecchie consapevolezze, ma (insegnamenti) per vecchie anime che cominciano a risvegliarsi alla sorgente divina e si prendono ciò che si meritano, e iniziano ad evolversi. Non con liste, passi e regole, ma con i concetti della creazione. È (l’informazione) avanzata, vero? E questo è il perché siete seduti qui, perché ne siete consapevoli, ve lo meritate, è ciò che succederà d’ora in poi la prossima cosa. Lo sentite? Questo è il messaggio del giorno. Saremo di ritorno e continueremo a celebrarvi.

E così è.