Minnesota - 2 agosto 2015unpiedelogo

Un piede in ciascuna energia

(traduzione Gian Piero Abbate, Gabriella Campioni ed editing Pierluigi Tozzi)

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Amber Wolf: Collochiamoci semplicemente in uno spazio un po’ meditativo, portando l’energia un po’ più all’interno, e ancora una volta respiriamo in modo gradevole e profondo; respiri morbidi lasciando che l’aria entri dolcemente nel vostro corpo e lasciando che esca delicatamente, semplicemente usando il ciclo della respirazione per connettere il fisico e il non-fisico, per connettervi tra il cielo e la Terra, tra il corpo e lo spirito… Sentite il flusso in entrata e il flusso in uscita e sentite il flusso d’amore da parte del Divino mentre entra insieme al respiro e vi riempie. A ogni respiro vi riempie, vi ama, vi onora, vi è profondamente grato per il lavoro che fate qui, per il miracolo che siete in questa vita. Permettete a voi stessi di ricevere quell’amore da parte dello spirito, di ricevere l’onorare da parte dello spirito per il vostro essere qui in forma umana, per il vostro essere qui per la crescita della vostra anima, per il supporto della Famiglia e l’amore di quanti sono attorno a noi nel fisico e nel non-fisico. (Accogliamo) ogni essere di luce che è nella stanza, che voi siete, che noi siamo, che sono attorno a noi, che ci avvolgono nell’abbraccio di luce, di onore, di amore divino. Prendete un inspiro di amore divino, il nettare dell’amore divino di cui le nostre anime sono assetate durante questo passaggio attraverso il tempo umano. E notate che è sempre qui per voi, così come l’abbraccio dello spirito e i messaggi che provengono dalla saggezza, dall’amore e dall’onorarci di Kryon.

 

Saluti, miei cari, sono Kryon di Servizio Magnetico.

 

Grazie al vostro intento di ricevere questo messaggio, cambiate questa sala. C’è una realtà, nella sala, alla quale siete abituati, esseri umani, che letteralmente si trasformerà in un diverso tipo di realtà. Solo per un breve lasso di tempo, qualcosa accade, qui dentro: voglio chiamarlo “bolla di permesso”. Se effettivamente c’è energia nell’amore, e se l’essere umano dà il permesso all’energia, allora quello che c’è qui nella sala cambierà. Avete appena guardato alla semplice fisica del tutto, ossia alla realtà di ciò. Qualcuno dice che cambia la dimensione nella sala; per quanti non comprendono, forse, i dettagli della scienza, questa è una descrizione perfetta.

 

La dimensionalità dell’amore: che cosa sta accadendo qui? Questo è un laboratorio, è diverso da un seminario. Alcuni sono qui di proposito, nel corso di un cambiamento di vita, spiritualmente. Stanno avvenendo esperienze “ah, ah!” (come a dire: ah, ecco, ho capito!) e la più grande è che siete amati, seguiti con cura, e che lo spirito non solo vi ama e si cura di voi: lo spirito vuole aiutare a guidarvi verso la prossima fase. E chi è lo spirito, e dov’è lo spirito? La lezione più grande di oggi è che dentro di voi ci sono tutti i parametri di ciò che cercate fuori da voi stessi.

 

Parliamo per un momento di vecchi paradigmi e di alcune delle cose che stanno cambiando, che state imparando a… disimparare. Voglio che questa sia una celebrazione, una celebrazione di voi e delle differenze tra ieri e oggi, e lo intendo in senso figurativo, essendo lo ieri un’energia vecchia e l’oggi qualcosa di completamente nuovo e diverso. Il vecchio paradigma dell’umanesimo, persino ciò che è spirituale, separa gli umani da Dio. È una sensazione naturale quella di separarvi dal divino: dopo tutto, voi siete semplicemente corporei e il divino non lo è. E adesso c’è una mescolanza, la percezione è che sia ok cominciare a mescolarli insieme. È un buon inizio, ma la verità è questa: che è sempre stato dentro ogni singolo essere umano, lo portate con voi intrinsecamente, è innato, è nel DNA: ecco dov’è Dio. È ciò che vi spinge a cercare lo spirito perché è dentro. Perciò la prima lezione – se dovete fare un elenco – la numero 1 è: smettete di cercare le risposte fuori di voi.

 

Il secondo paradigma è questo: diventare spirituali è come azionare un interruttore (per cui) passate da nessuna luce alla luce oppure passate da non sapere a sapere. Ora, siete abituati a questo: quando scoprite qualcosa che non capivate, quel qualcosa avviene di colpo, e poi ci siete voi, e ricordate che non potete “dis-sapere” alcunché. È un interruttore che azionate dal non sapere al sapere. Perciò applicate quel paradigma a un qualcosa di estremamente complesso: la vostra relazione con lo spirito nella nuova energia.

 

È stata fatta una domanda, oggi, durante questo laboratorio, di proposito, così che possiate udire la risposta, e ve la darò nuovamente. La domanda era al momento giusto e appropriata: che cosa sta succedendo che potrebbe confondervi spiritualmente? Quando avete preso delle decisioni, miei cari, e avete pronunciato delle affermazioni, e parlate alle vostre cellule, a quello che è il vostro Innato, (ossia) state parlando al vostro sé corporeo; state facendo tutte le cose che sono state insegnate e tuttavia l’interruttore non scatta. Il vecchio paradigma dice che dovrebbe averlo fatto… Ed ecco la risposta: non c’è alcun interruttore! C’è un interruttore quando imparate qualcosa di complesso a scuola? Ora, c’è un momento in cui ne prendete coscienza meglio di prima, e alcuni di voi hanno effettivamente un “ah, ah!” per aver capito qualcosa in quel momento, ma potrebbero averlo studiato per mesi. Quando è scattato l’interruttore? Vi diciamo nuovamente questo: quando vi innamorate gradualmente di qualcuno, dov’era l’interruttore, quando è veramente scattato: all’inizio, alla fine, a metà?

 

Quello che voglio dirvi ora è che avete veramente un piede in due energie: quella in cui siete nati e quella verso la quale state andando. In questa condizione l’anima antica, con l’esperienza che ha, è uno dei soli esseri umani sul pianeta che possono creare equilibrio. La domanda che è stata posta ancora oggi: quando prendete una decisione, come mai lungo il cammino sembra che (quella situazione) si ripresenti e che dobbiate prenderla di nuovo perché ancora la vecchia energia spinge, punzecchia e preme (certi) bottoni? La risposta è: perché è graduale, miei cari. Voglio che smettiate di bastonarvi emozionalmente, intellettualmente, a proposito di queste nuove cose che state studiando. Oggi avete imparato alcune cose fisiche, avete percepito alcune energie e tutte dovrebbero avervi intrigato, ma non avete attraversato il ponte; non c’è stato alcun punto “click” per cui prima eravate una cosa e poi un’altra. C’è voluto un po’, ci vuole un po’. Ogni singolo percorso di vita che è qui è così tanto onorato… Mentre mi trovo qui, proprio ora, mi congratulo profondamente con tutti voi, provo una tale gioia… Lo spirito percepisce queste cose; ci sono certe emozioni che passano a voi attraverso il velo e sono quelle del Creatore: gioia, amore, emozione, celebrazione, riso… Fanno tutte parte della luce: noi le proviamo per voi!

 

Questo è un messaggio di celebrazione e anche un invito a fare attenzione: non è quello che pensate… Non è quello che pensate! Voglio che impariate a danzare: non potete farlo tutto in una volta! Imparate i passi, accordateli alla musica, poi verrà un momento in cui direte: «Sono pronto!», ma non lo sarete, e cadrete! O la musica è troppo veloce, o a volume troppo alto, ma conoscete le regole, no? Se imparate a danzare, vi divertirete, anche mentre imparate: la musica è bellissima, potreste pestare i piedi del vostro partner, ma imparerete a danzare! Potreste inciampare nei vostri stessi piedi, ma imparerete a danzare ed è stupendo!

 

Ma avete ancora un piede nella vecchia energia e un piede in quella nuova, e questo è il punto in cui siete: non pensate che lo spirito lo sappia? E questa è la cosa successiva: se dovessimo assegnare la cosa successiva in un elenco di tre, la chiamerò “tutti i sistemi si mettono in funzione”. Lo spirito sa che cosa state facendo, lo sa il vostro Innato poiché ci avete messo intenzione, poiché parlate alle vostre cellule: lo sa! Le (vostre guide) non sono al buio! Gli esseri umani… «Oh, ho dimenticato di parlare alle mie guide!» No, non l’avete fatto. Nel preciso istante in cui aprite la porta e inviate il permesso, tutti i sistemi si mettono in marcia e lo sanno tutti nel vostro corpo: tutte le cellule, l’Innato, le guide… Lo sanno tutti. Lo sanno tutti, quello che state facendo.

 

Non esagerate nell’intellettualizzare quello che è l’amore di Dio. Non esagerate nell’intellettualizzare quello che è il vostro diventare un essere umano più saggio. Non chiedete quando, come, per quanto tempo… o in quale quantità. Semplicemente “è” e avverrà nel periodo di tempo che è più agevole PER VOI! Nella sala ci sono alcuni che sono sensitivi – sapete a chi sto parlando, vero? – e che riceveranno queste informazioni in modo diverso rispetto ai presenti che sono densi. Ed è ok essere densi: solo, le prenderete in un modo un po’ diverso e un po’ più tardi… come ha fatto il mio partner!

 

Qui c’è amore per voi e per il vostro processo. Tra la sensitività e la densità ci sono semplicemente sfumature di accettabilità e di processo, tutto qui. Non c’è il buono e il cattivo, non c’è onore o disonore. Chiamiamole semplicemente sfumature di sensibilità, tutto qui. Che celebrazione! C’è chi riesce a danzare meglio di altri e chi se ne sta seduto a guardare, e sono tutti ugualmente amati.

 

A mano a mano che effettuate la transizione da un’energia più vecchia alla quale siete tanto abituati a una nuova che presenta disagi e problemi; mentre effettuate la transizione, la cosa migliore che possiate fare è ridere continuamente… di voi stessi! Se viene premuto uno dei vostri bottoni, (qualcosa) che vi irrita parecchio; se pensavate di averlo superato e invece eccolo lì ancora, vi sfido a riderne sonoramente! Questo smonta effettivamente l’intera questione! Ridere (ha questo effetto), la compassione (ha lo stesso effetto), la celebrazione (ha lo stesso effetto). Avete notato che quando siete a un party e state danzando, senza alterazioni di comportamento dovute a un qualunque tipo di liquidi, lo percepite ugualmente, nevvero, con il momento di euforia e di gioia e ve la state godendo al massimo? Vi sfido a godervi la ricalibrazione! È possibile, è uno dei segreti di come attraversare il viaggio dal vecchio al nuovo.

 

Noi lo celebriamo. Ogni singola persona, qui, è qui per una ragione. Non avreste sopportato queste giornate, senza ciò: un bellissimo weekend, con un tempo atmosferico che non c’è sempre, qui, e state in una sala priva di finestre… Questo è in base a un proposito, rivela intento, e voglio dirvi che già questo, da solo, è visto da Dio, da quella che chiamereste Sorgente Creativa, quella che chiamereste la parte di voi che è Dio. È visto, compreso e riconosciuto, quello che state facendo! Non pensavate che lo sapessimo? Voglio che lo percepiate: gratitudine, bellezza, celebrazione.

 

State percorrendo il cammino, e ci sono diversi stadi del cammino: noi lo sappiamo. È ok essere confusi, lo sappiamo. La sola cosa che non è ok fare è dubitare di voi stessi, poiché noi non dubitiamo. State compiendo il passaggio e nessuno ha in mano un orologio e dice quanto siete veloci, né valuta se ce la state facendo o no. Ce la state facendo, basta il vostro intento di essere qui, che lo dice a tutti intorno a voi - le guide, l’intuizione, l’Innato, - lo dice a tutti loro e a noi! Avete deciso di andare avanti: questo basta! Voglio che vi rilassiate e sappiate che basta.

 

Tutto il sistema (si mette) in funzione. Tutti i sistemi (si mettono) in funzione: questo significa che tutti i sistemi del vostro corpo riconoscono che cosa state facendo e cooperano. È possibile una simile cosa, che il corpo sia così pronto, che tutto ciò di cui ha bisogno è un pizzico d’intento?

 

Poi ci sono coloro che dicono cose del tipo: «In realtà non capisco troppo bene il processo. È vero che così poco porta tanto lontano?» Concluderò con questo: uno dei metodi terapeutici più antichi sul pianeta è chiamato “omeopatia”, ed è un miracolo d’intento. Voglio che lo consideriate con me proprio ora. Viene messa insieme una tintura d’intento, mescolata accuratamente da un omeopata. La tintura contiene solo certe parti per milione della sostanza intesa; quindi la tintura viene posta sotto la lingua e istantaneamente assorbita dal sistema. La scienza medica dirà che è troppo poco per produrre una reazione chimica. Se seguite un sistema allopatico, direste che non può funzionare, almeno non in quel sistema, eppure funziona! Le cellule del vostro sistema sono sintonizzate così finemente con il vostro intento, che ciò che mettete sotto la lingua – ossia solo pochissime parti per milione, - allora va in tutto il corpo, si amplifica grazie all’intento e cominciate a guarire. Il potere terapeutico dell’omeopatia è rinomato; è un fatto assodato in certi paesi del mondo, che funziona, e voi sapete che funziona! E vi ho appena dato la risposta a ciò che chiedevate. È possibile che il vostro intento – che è conscio – proprio ora possa fare la stessa cosa? E io dico: qual è la differenza? Provateci, vedete se sono nel giusto. L’intento conscio è potente quanto una tintura sotto la lingua, o persino di più. Avete semplicemente detto al vostro corpo dove state andando: ora, non smettete di dirglielo! E questo è per voi più che per il vostro corpo, così che possiate udirlo spesso e ricordarlo. Che cos’avete imparato oggi?

 

Sono Kryon, innamorato dell’umanità.

 

E così è.