MINI CANALIZZAZIONE Vancouver-17

18 marzo 2017, Vancouver (Canada)

“L’uomo nella scatola”

Tradotto da Laura Turbinati

Revisione di Leonardo Luca

 

 

Dr. Amber Wolf

Bene, allora cosa ne dite di chiudere gli occhi, iniziare facendo un bel respiro profondo nel vostro corpo e lasciarlo uscire con un sospiro? Ah! Benissimo! Facciamolo ancora. Ah! Bene. Sentite soltanto il corpo rilassarsi sulla sedia e l’energia muoversi nel vostro corpo ad ogni respiro, un po’ più lentamente, un po’ più dolcemente. Inspirando, espirando, sistemandovi sulla sedia, sentendo nella sala l’onda di informazioni e seguita dall’onda dell’Amore, della Famiglia, dell’entourage di Kryon. E se respirate nel vostro cuore, appena dolcemente e profondamente, lasciate spazio a quell’onda d’Amore, dunque lasciatela entrare e lasciate che vi attraversi, lasciate che vi passi attraverso lasciandovi con il dono dell’Amore divino, del vostro scopo divino qui, qui oggi e qui sul Pianeta. L’amore che condividiamo come Famiglia e lo scopo della guarigione, lo scopo di diventare Uno su questo Pianeta, l’“Io Sono” Divino e l’apertura dei nostri cuori e delle nostre menti a quell’Unico luogo dove il Tutto-ciò-che-è, giunge con benedizioni, viene con messaggi, ci attraversa, con gli insegnamenti, dai Molti e dall’Uno.

 

 

Kryon

Saluti, miei cari, sono Kryon del Servizio Magnetico.

È l’inizio della giornata ed è il momento in cui manderò un breve messaggio a tutti quelli che stanno ascoltando. Spesso l’inizio della canalizzazione è un momento che sfida il vostro credo: che cosa state ascoltando ora? State ascoltando l’umano o qualcosa oltre l’umano? E questa è sempre la percezione, la scelta di tutti quelli che sono qui. La coscienza è sempre stata la chiave per la risposta a questa domanda. La coscienza che vede forse cose lineari e vede questo come impossibile, o pensa oltre a questo, o ha sperimentato in precedenza l’energia e sa che questo che viene presentato qui non proviene dall’uomo sulla sedia. E quindi potreste dire: “Beh, allora da dove viene?” E questo è difficile perché “dove” non si relaziona ad un campo multidimensionale o a un dialogo che potreste intrattenere oltre la vostra dimensione, non c’è “dove”. Piuttosto potreste forse dire “cosa”. Anche questo è difficile perché “cosa” potrebbe indicare una cosa singola che ha un significato, un nome e una forma e per forza nemmeno questo va bene. Potreste per favore definire l’Amore? Dov’è, cos’è. E potreste dibattervi per un mese. Quanti libri sono stati scritti che descrivono il potere, la bellezza, i condizionamenti dell’amore? La risposta è che l’Amore è tutto, può essere ovunque, non è nemmeno nominato: è negli occhi, è qualcosa di multidimensionale tra gli umani, tra i bambini e gli umani, tra voi e un animale e viceversa. E' indescrivibile. Non esiste “dov’è” l’Amore: semplicemente “è” e questo è ciò che state ascoltando.

La Sorgente Creativa è molto oltre la “scatola” che pensate di voler definire. Non è qualcosa di inusuale, caro Essere Umano, tu vivi nella scatola perché è così che funziona: devi essere lineare perché è così che funziona, ma poi ci sono le varianti. Chiamerò questa breve canalizzazione “L’uomo nella scatola” (Kryon ride).

Parliamo di un uomo, che rappresenta tutta l’Umanità, che vive in una scatola: è una scatola grande, possiamo anche chiamarlo “Wo”, se volete, come abbiamo fatto tante altre volte, perché Wo è una donna ed è un uomo, è un “wo-man”. E, se glielo chiedete, Wo è molto contento della sua scatola: c’è tutto quello di cui ha bisogno. Wo, come molti umani, che sono cresciuti in “modalità sopravvivenza”, dovendo fare determinate cose in determinati modi, per svolgere in genere la sua vita, che ha ubbidito ai genitori, ha fatto quello che gli veniva detto, è andato a scuola, ha imparato quello che avevano da insegnargli... quello che era lineare. Qualunque fosse la sua occupazione, è rimasto con queste cose, che erano conosciute, che erano lineari, e poi ha vissuto il resto della sua vita nel modo che era logico, lineare, che gli sembrava corretto… e gli è piaciuto. Molti non la chiamerebbero nemmeno una “scatola”, potrebbero dire: “No, è semplicemente la vita”, ma, miei cari, è una scatola. Ha delle limitazioni in merito a cosa potrebbe riguardare Wo, a come potrebbe pensare, cosa potrebbe fare e poi che cosa farebbe se gli venissero presentate cose diverse. Bene, in questa stanza, Wo sa che ci sono molte porte e queste porte rappresentano diverse scatole. E sa anche che, in quanto uomo lineare, se passerà oltre la porta poi troverà un’altra scatola. Se chiudesse la porta, si troverebbe dentro quella scatola. E quella scatola viene spesso chiamata “religione”, o “cultura”, “credo”, e potrebbe cambiare il suo paradigma di consapevolezza e di pensiero. E ha incontrato quelli che provengono da altre scatole, che direbbero: “Oh, la mia scatola è proprio grande quanto la tua, solo che è meglio. Sì, perché, Wo, ho imparato qualcosa: c’è questo profeta che conosce queste cose e puoi seguire questo profeta” e Wo aveva detto: “Non voglio farlo. La mia scatola va bene”. Una porta dopo l’altra, incontrerebbe persone delle diverse scatole che gli direbbero: “Questa è una vita migliore della tua, perché abbiamo qualcosa da seguire che tu non hai” e Wo dice: “Sono soddisfatto di me stesso”. Una porta dopo l’altra, sembrava che più a lungo viveva più porte ci fossero e alcune potevano sembrargli assurde. Wo era contento lì dove stava. E poi incontrò qualcuno che disse: “Wo, io ho una scatola... è un po’ diversa” e Wo disse: “In quale porta sei?” E lui disse: “Beh, questa scatola non ha la porta” e Wo disse: “Non ha una porta? come faccio a passare dalla mia scatola alla tua e chiudere la porta?” E l’uomo disse: “Ecco, è proprio questo il motivo per cui la porta non si chiude. Vedi, la mia scatola è incorporata nella tua e la rende più grande, ti fornisce dei sensi in più, che non possiedi ora riguardo a chi sei e all’amore che puoi avere dentro e forse anche da dove sei venuto”. E Wo disse: “Fammi capire: non c’è la porta, non posso arrivarci, renderà la mia scatola più grande e penserò in maniera diversa” e l’uomo disse “Esattamente”. Bene, Wo non ne era rimasto impressionato, però lo affascinava l’idea di avere una scatola più grande. Fece il salto e capì che il lineare era sparito, non doveva passare attraverso qualcosa e diventare qualcos’altro, Wo diventò più grande nel suo credo, nella sua conoscenza, nella sua felicità. La sua scatola era stata “aumentata”, non era qualcosa in cui si entra e si chiude la porta e si dimentica qualunque altra cosa si sia stati prima. Quando Wo divenne questo, disse “Mostrami qualcosa di più! Ci devono essere altre scatole che rendano questa anche più grande, adesso sono curioso, perché sto agendo meglio di quanto io non abbia ma fatto in vita mia, mi sento meglio, sono più contento, vivo più a lungo” E dice: “C’è un’altra scatola?”. E in quel momento non stava parlando ad un uomo, stava parlando alla “Voce” (Kryon ride), che disse: “Wo, c’è sempre una scatola più grande. Nell’amore di Dio la troverai, se cercherai.” E non ci sono limiti per quanto grande possa essere la scatola degli Umani. E dipende dagli essere umani e dalla loro coscienza, non si tratta di porte. Come tutte le cose non lineari, compaiono quando la formula è corretta. E la formula è la coscienza superiore, è colui che inizia a capire e comprendere chi è, da dove è venuto e perché è qui; quando inizia a rilassarsi e la chimica del proprio corpo inizia a cambiare e la scatola diventa così grande che non si riescono nemmeno a vedere le pareti. Questa è la storia dell’uomo nella scatola, è una storia degli Umani, proprio ora. Non fate errori: non vi sto raccontando la storia degli Umani che stanno per entrare nella metafisica, o nella new age; vi sto raccontando la storia degli Umani che stanno iniziando a sviluppare se stessi, da sé, e stanno trovando scopi più alti, da sé, che stanno diventando più pacifici, stanno vivendo più a lungo, stanno trovando la felicità nelle loro vite, da sé, senza cure del Servizio Sanitario, senza niente a cui aggrapparsi, senza un profeta, senza una dottrina, perché è tutto lì dentro e lo stanno trovando. Umano, dopo umano, dopo umano, qualsiasi sia la cultura, qualsiasi sia la lingua. Ed è la storia di questo: del nuovo Umano in un nuovo Mondo: dove siete voi.

Tornerò. E così è.